UN PAESAGGIO TRA LE MANI
Un legno che sorprende per le forme e per i colori che ricordano tramonti o paesaggi dalle note suggestive.
Descrizione
Il carrubo è un albero, sempreverde da frutto. Generalmente piccolo può raggiungere un’altezza di 9-10 m.
È prevalentemente dioico (esistono cioè piante con soli fiori maschili e alberi con fiori solo femminili, raramente presentano fiori di ambedue i sessi sulla stessa pianta).
Per le sue caratteristiche si possono avere contemporaneamente fiori, frutti e foglie, essendo sempreverde e la maturazione dei frutti molto lunga.
Origini
E’ originario del bacino del Mediterraneo, in Palestina, Iran, Portogallo e delle isole Canarie
Caratteristiche
- E’ un albero generalmente piccolo a crescita piuttosto lenta
- Ha intense venature rossastre
- Albero molto longevo, può diventare pluricentenario
- Duro, resistente e compatto
- Corteccia grigiastra-marrone, poco fessurata.
- Di facile essiccazione, bastano 3 mesi per non subire più variazioni nel tempo
- Facile da lavorare
- E’ impermeabile
- E’ flessibile e resistente alla flessione e all’urto.
Impieghi
Praticamente vengono utilizzate tutte le parti dell’albero:
- Il legno viene impiegato in ebanisteria ed anche nella fabbricazione delle barche
- Particolarmente indicato per oggetti per la cucina data la durezza e resistenza all’usura
- I baccelli maturi sono commestibili, freschi o secchi.
- La polpa dei frutti ridotta in farina è usata nella produzione dolciaria(addensante e gelificante) ed è notevolmente apprezzata per il suo bassissimo contenuto in grassi. Sostituisce il cacao.
- Oggi i frutti (privati dei semi) vengono usati per l’alimentazione del bestiame.
- Veniva utilizzato per la fabbricazione di utensili e macchinari in legno soggetti a usura, come gli ingranaggi dei mulini, per la sua durezza e resistenza.
- Le foglie ricche di tannino sono impiegate per la concia delle pelli
- Ha un valore ornamentale. Ha bisogno di poche cure, cresce in terreni aridi e regala una bella ombra grazie alle sue chiome.
CURIOSITA’
In antichità i semi erano ritenuti abbastanza uniformi come dimensione e peso e vennero quindi utilizzati come unità di misura, il carato, derivato del nome arabo dell’albero karat. Veniva usato per le pietre preziose ed era l’equivalente di un quinto di grammo. In realtà la variazione del peso dei semi di carrubo non è così bassa e sottovalutabile!
Proprietà curative
- Non contiene glutine, quindi è adatto ad un alimentazione per celiaci
- La farina di semi di carrube veniva usata nella tradizione popolare come antidiarroico
- Dalle foglie viene fatto un estratto che possiede delle importanti proprietà antibatteriche, utili in caso di intossicazioni alimentari.
- I tannini contenuti nelle carrube agiscono come antiossidanti e antinfiammatori perché migliorando l’assorbimento del glucosio e prevengono la formazione di grassi nel corpo.
- In fitoterapia l’estratto secco del frutto (carruba) è utilizzabile, anche insieme allo zenzero per curare il colon irritabile
Storia
Fin dal II secolo a.c. gli Egizi lo utilizzavano per dolcificare e aromatizzare la birra artigianale.
Si trova nel Vangelo di Luca, nella parabola del Figliol Prodigo.
Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gliene dava», Luca (15, 16).
Nel vangelo di Matteo se ne parla quando viene raccontata la vita di S. Giovanni Battista poiché quando era giovane mangiava le carrube con il miele.
…il suo cibo erano locuste e miele selvatico… Matteo 3-4
Le “locuste” di cui si sarebbe nutrito Giovanni Battista (dette pane di San Giovanni) non sarebbero insetti ma i frutti del carrubo che somigliano per il colore rosso alle locuste.
Nel libro dell’Apocalisse di Enoch viene paragonato all’albero della sapienza del Paradiso Terrestre.
I fenici esportarono le carrube per tutto il Mediterraneo.
Molti legumi bruciati sono stati trovati negli scavi di Pompei ed Ercolano.
Un tempo la polpa dei frutti, che hanno un elevato contenuto di zucchero ed un basso costo, venivano usati come materiale da fermentazione per la produzione di alcool etilico.
Durante la Seconda Guerra Mondiale le persone meno abbienti usavano il caffè di carrube come surrogato del Caffè.
Letteratura
Gabriele D’Annunzio parla del Carrubo nell’Alcyone storie di terre lontane :
Settembre, son mature le carrube……
La siliqua, che ingrassa la muletta
dall’ambio lene e in carestìa disfama
la plebe dalla bianca dentatura,
lustra come i capelli tuoi castagni
mentre stai su la coffa alla vedetta.
Leggende
Ci sono molte leggende su questo albero e non tutte positive.
E’ definito l’albero delle streghe e delle fate ma anche quello con cui vennero costruite le due croci dei due ladroni accanto a Gesù.
Guglielmo II D’Altavilla, re di Sicilia, un giorno si addormentò sotto un carrubo e la Madonna gli apparse in sogno rivelandogli che sotto all’albero c’era un tesoro enorme che lui avrebbe dovuto usare per costruire una chiesa. Quando si svegliò fece sradicare l’albero, trovò il tesoro e costruì il Duomo di Monreale.